Ciao a tutti, arpisti e non.
Settimana scorsa sono andata a sentire il concerto di uno dei violinisti più bravi del mondo, a parer mio: Davi Garrett. Oltre a rimanere allibita di fronte al suo narcisismo (mentre suonava i grandi schermi trasmettevano i suoi video e la sua faccia continuamente, scendeva dal palco e girava tra il pubblico con schiere di donne over cinquanta che strillavano, manco avessero Eros davanti agli occhi…), mi ha totalmente folgorato la sua bravura. Una tale precisione, intonazione e velocità in un violista è fuori dal comune. Se non avesse calato giusto un paio di note in brano avrei detto che usava l’autotune.
Oltre a godere di un concerto impeccabile e di arrangiamenti sublimi eseguiti da altrettanto sublimi accompagnatori, c’è stato un brano che mi si è conficcato a forza nel cervello: Furious.
“Vediamo se i musicisti in sala riescono a seguire lo spartito” esordisce David e sugli scermi appare una partitura in pausa. Quando parte il brano e iniziano a scorrere le note… beh, non ho più scollato gli occhi dagli schermi. Guardavo un po’ lo spartito, un po’ il dettaglio della sua mano in primo piano. A metà del pezzo ho dovuto controllare che lo stesse suonando davvero e cavoli sì, l’archetto volava e la sua mano guantata in pelle nera sembrava una macchina. Dopo quel brano ho dovuto comprare il suo ultimo CD “Explosive” e riascoltarlo mille volte. Poi ho dovuto perdere un pomeriggio per cercare lo spartito e fare l’analisi della struttura e dell’armonia. Spero ora di poter smettere di pensarci.
O forse no… Sto sinceramente pensando di scrivere un brano per arpa celtica simile (non sarà mai così “figo” date le limitazioni del mio strumento, ma non si sa mai).
Se non conoscete David Garrett, dovete assolutamente scoprirlo. Su youtube trovate la sua musica e qui c’è il suo sito ufficiale. Un violinosta così giovane, espressivo e virtuoso deve entrare a far parte della cultura di base di chiunque.
Buon ascolto!